Superare i propri stereotipi per trovare la libertà creativa
Insegnanti: Elena R. Marino, Silvia Furlan
Durata del corso: 132 ore (comprensivo di lezioni intensive). Per il rilascio del certificato di frequenza occorre aver frequentato almeno 80% del totale di ore previste
Lezioni di prova gratuite: è possibile richiedere di partecipare ad alcune lezioni in forma di prova gratuita se in dubbio, se provenienti da altre scuole di teatro o con esperienza teatrale di almeno uno spettacolo.
Inizio: settembre 2024
Calendario: frequenza tutti i mercoledì, tranne festività come da calendario della scuola, fino a maggio 2025
Orari: dalle 20.00 alle 23.00
Costo: 780 € in rata unica; oppure 830 € in tre rate: 330 € all’iscrizione, 300 € prima lezione di gennaio, 200 € prima lezione di marzo
Sconti:
Sconto Under 29 e studenti UNITN: 730 € in rata unica; oppure 780 € in tre rate: 310 € all’iscrizione, 270 € prima lezione di gennaio, 200 € prima lezione di marzo
Sconti scalari per iscrizione con pagamento della rata unica: entro 15 giugno (-20% cioè 624 €), entro 15 luglio (-15% cioè 663 €), entro 15 agosto (-10% cioè 702 €), entro 15 settembre (-5% cioè 741 €). Se dopo aver pagato la rata unica e aver frequentato le prime due lezioni di prova (solo quelle) l’iscritto decidesse di non proseguire, verrà restituita dalla segreteria l’intera cifra pagata (così anche nel caso in cui l’allievo non avesse mai frequentato per impedimenti personali). Gli sconti non sono cumulabili.
Pagamento tramite bonifico – Causale: nome e cognome dell’allievo e titolo del corso | Intestatario conto: Teatrincorso Associazione Culturale| Banca d’appoggio: Unicredit | Agenzia: F.lli Fontana, Trento | IBAN: IT 34 Q 0200801805000026865500
Obiettivi
Sviluppare per l’allievo attore una consapevolezza autonoma e creativa della costruzione teatrale, e delle potenzialità della propria presenza scenica. Superare gli eventuali cliché recitativi per esplorare le zone più profonde – talvolta lontane dalla propria comfort zone – dell’espressività.
Programma
Argomenti trattati:
- Approfondimento degli esercizi tecnici pedagogici per sviluppare “l’intelligenza del corpo”
- Studio dei processi della comunicazione espressiva
- Il sottotesto personale e il sottotesto condiviso
- Studio e interpretazione del testo drammatico tra scrittura e oralità
- Pragmatica della comunicazione umana
- La costruzione dello spazio scenico personale e del lavoro complessivo (III)
- Costruzione e messa in scena di uno spettacolo teatrale: elementi di scenografia, fonica e illuminotecnica.
Il corpo dell’attore può essere sia il suo miglior amico, sia il suo peggior nemico. (Marco Aurelio, citato da Michail Cechov)
Il terzo anno di scuola di teatro rappresenta un passaggio particolarmente impegnativo per il gruppo che si è andato costruendo durante il percorso dei due precedenti anni: dal lavoro sul gruppo al lavoro individuale è necessario giungere ora a una nuova capacità, basata sull’esperienza e sulla conoscenza reciproca, di mediare individualità e coralità. L’esperienza fin qui accumulata può aver portato a sviluppare competenze tecniche e abilità, ma anche, come in ogni situazione di performance, abitudini e accomodamenti che è necessario mettere nuovamente in crisi per continuare il processo di crescita artistica. Gli esercizi di controllo dei mezzi espressivi sono dunque accompagnati da un approfondimento in direzione psico-fisica e da una maggiore contestualizzazione teorica dell’allenamento e dell’esperienza attorale. Durante il terzo anno viene dato molto spazio all’esplorazione vocale e interpretativa, insieme a un più rigoroso lavoro sul corpo quale strumento il più possibile flessibile di espressione artistica. Si accederà quindi a quello che chiamiamo paesaggio dell’attore; tale paesaggio, fatto di azioni, emozioni, azioni fisiche (intese come completezza di ricordi personali, corpo e cuore) che dovrebbe quindi contenere tutta l’esperienza acquisita, sarà fonte di approvvigionamento di materiali creativi originali per la costruzione dello spettacolo. Si tratta dunque di un anno di corso che richiede la curiosità di andare oltre quelli che ci sembrano i nostri limiti per provare a scoperchiare la pentola piena di energia extra quotidiana che poco conosciamo, con la consapevolezza che un percorso artistico deve prevedere il rischio e la fatica del cambiamento e del rinnovamento. Verranno proposte metodologie legate a differenti maestri del teatro contemporaneo. Il progetto di messa in scena finale costituisce naturalmente una verifica di quanto studiato attraverso esercizi e teoria, ma anche il punto di arrivo e di eventuale nuovo sviluppo artistico di un gruppo che ha condiviso tre anni di percorso teatrale.